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La CRT nelle rete formativa dell’Università di Pisa

I progetti di collaborazione con la Scuola di specializzazione in fisiatria di Pisa

La Clinica di Riabilitazione Toscana è integrata nella rete formativa dell’Università di Pisa per  la fisiatria e accoglie i medici specializzandi. Inoltre si stanno sviluppando altre linee di collaborazione che sono state l’argomento dell’incontro che si è tenuto presso il Presidio di Montevarchi della CRT tra il professor Carmelo Chisari, Direttore della Scuola di specializzazione in fisiatria di Pisa e lo staff della Clinica di Riabilitazione Toscana del Valdarno composto dal direttore Sanitario, dottor Ettore Migali e dal direttore Scientifico, dottor Mauro Mancuso e dai dottori Cristiano Scarselli e Laura Abbruzzese. Una giornata di lavoro che ha consentito di mettere a punto il programma per l’anno 20/21 e per rafforzare le modalità relazionali e di studio già avviate.

Tra i progetti di ricerca comuni c’è il progetto “Report”, recentemente finanziato dalla Regione Toscana che vede lo studio e l’approfondimento della connessione tra genetica e possibilità riabilitative sui quali sviluppare e rafforzare la collaborazione in campo riabilitativo sia di ricerca che di didattica.

La stretta collaborazione della CRT con Pisa è supportata dai buoni risultati clinici ottenuti e che vengono evidenziati da Mancuso e Migali: “questa collaborazione con l’Università di Pisa è utile oltre che agli specializzandi, anche alla CRT che mantiene attivo un canale preferenziale di conoscenza e opportunità di crescita culturale ed esperienziale il cui unico fine è il miglioramento della qualità della cura verso i pazienti che si trovano nelle necessità di doversi riabilitare a seguito di eventi e di patologie invalidanti”.

I reparti di riabilitazione hanno infatti il compito di mettere in sintonia la cura dei pazienti e la loro difesa dalle infezioni con la capacità di miglioramento delle disabilità che si sono formate nel paziente e che risultato invalidanti. Tanto più vengono approfondite e migliorate le metodologie e le procedure tanto più i pazienti ne beneficeranno.

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