Il controllo delle infezioni ospedaliere
18 giugno iniziativa CRT. La trasmissione di infezioni tra pazienti è diminuita del 16%.
Il problema delle infezioni ospedaliere interessa ogni ambito sanitario ma assume un particolare rilievo nella riabilitazione, dato che la loro presenza è non solo un rischio significativo per la vita del paziente ma impedisce lo sviluppo dell’obiettivo principale del ricovero e cioè la realizzazione del progetto riabilitativo stesso.
Un tema di interesse generale: i dati nazionali indicano una progressiva diffusione di patologie da germi. In pochi anni la resistenza alla cosiddetta KPC, a livello nazionale è passata dall’1,2% al 33%, ponendo importanti problemi terapeutici e rischio di vita.
I reparti di riabilitazione sono particolarmente esposti perché coinvolgono molte competenze professionali nonché i familiari e coloro che prestano assistenza. Non solo: la durata della degenza è più lunga e interessa diverse aree condivise: camere, palestre, stanze dei professionisti e zone comuni. Le infezioni possono determinare l’interruzione del processo riabilitativo nonché la riduzione del recupero funzionale. Nella CRT, la percentuale dei pazienti in ingresso con colonizzazione da KPC è scesa dal 24,1% al 18,9% ma la trasmissione tra i pazienti ricoverati è crollata di quasi 16 punti percentuali.
E il controllo delle infezioni ospedaliera sarà adesso il tema dell’iniziativa organizzata dal gruppo di lavoro paritetico tra dipendenti e azienda CRT. E’ in programma per lunedì 18 giugno nei locali di piazza del Volontariato a Montevarchi, presso l’Ospedale Valdarno. Inizio alle ore 14 e conclusioni alle 17. L’introduzione sarà del Direttore Sanitario Mauro Mancuso. La gestione delle infezioni sarà illustrata da Beatrice Valoriani mentre il rischio biologico verrà presentato da Silvia Gabrielli. Il rischio clinico sarà l’argomento di Alessandra Zito mentre la riorganizzazione dell’attività fisioterapica in rapporto al rischio infettivo sarà il tema di Giulia Mazzuoli.