Un nuovo metodo di riabilitazione per le persone con aprassia
Il metodo Smania al centro del convegno CRT in programma per il 15 febbraio
La CRT continua nella sua attività di studio e di ricerca scientifica. Venerdì prossimo, 15 febbraio, affronterà il tema dell’aprassia e della riabilitazione con il metodo Smania. Appuntamento alle ore 9 nella sala congressi della Clinica presso l’ospedale del Valdarno.
“L’aprassia – ricorda il dottor Mauro Mancuso, Direttore Sanitario e Scientifico della CRT – è una condizione in cui, in conseguenza di patologie neurologiche acquisite come per esempio un ictus cerebrale, si manifestano difficoltà di utilizzo di oggetti comuni o incapacità nell’eseguire in maniera corretta movimenti volontari che veicolano significati comunicativi. Recenti studi hanno mostrato gli effetti disabilitanti del disturbo nella vita del paziente in termini di dipendenza da chi ne ha cura nelle attività di vita quotidiana, di minore organizzazione delle azioni necessarie al momento dei pasti e di maggior tempo necessario per il rientro a lavoro”.
Nel convegno del 15 febbraio verrà illustrato il metodo Smania per la riabilitazione: “tra i training riabilitativi sviluppati per migliorare la performance gestuale, questo metodo si è dimostrato efficace nel produrre miglioramenti significativi nella capacità di eseguire gesti transitivi ed intransitivi nei pazienti aprassici. Durante il corso, la parte teorica sarà integrata con esercitazioni pratiche su casi clinici per fornire ai partecipanti le modalità operative funzionali alla gestione di un complesso deficit neuropsicologico”.
Relatori al convegno saranno lo stesso Mauro Mancuso; Nicola Smania, del Centro di Ricerca e Riabilitazione Neuromotoria e Cognitiva dell’Università di Verona e Valentina Varalta dello stesso Centro. Con loro Alessio Damora, Laura Abbruzzese e Mariele Colucci della CRT.