Sindrome dell’accento straniero quale unico esito della procedura di fibrinolisi in un paziente con afasia da ictus acuto: un case report

A Dicembre, sulla rivista “Neurological Sciences”, è stato pubblicato un articolo riguardante la descrizione di un interessante caso sulla sindrome dell’accento straniero, studiato dal gruppo di ricerca della Clinica di Riabilitazione Toscana, in collaborazione con il Professor Priftis del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova.

L’ANFAS (Acquired neurogenic foreign accent syndrome) è una sindrome rara che insorge in seguito ad un evento neurologico, generalmente di origine ischemica. Questo disturbo comporta nel paziente cambiamenti e/o alterazioni del ritmo e della prosodia dell’eloquio che risultano in un accento somigliante a quello di una lingua straniera o di un dialetto di un’altra regione, a fronte di abilità di produzione verbale formalmente corrette.

Il caso descritto è quello di una donna di 49 anni che, pur essendo toscana, ha sviluppato in seguito ad ictus ischemico un accento riconosciuto come sardo dalla maggior parte dei soggetti cui è stato richiesto di valutare l’eloquio della paziente. L’aspetto più interessante è che grazie alla procedura di fibrinolisi, una procedura di rottura farmacologica o meccanica di coaguli dei vasi sanguigni per prevenire danni tissutali e che risulta efficace per limitare gli esiti degli ictus ischemici, la sindrome dell’accento straniero è stato l’unico esito di una lesione potenzialmente più estesa e in grado di compromettere in maniera consistente le aree del linguaggio.

Link dell’articolo: https://link.springer.com/article/10.1007/s10072-022-06571-1