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Regione Toscana su Crt: “un modello per la riabilitazione”

Inaugurati stamani i nuovi locali. I segni dell’efficienza: più pazienti, meno giorni di ricovero, calo della mortalità

 

“Il Crt è un polo di riferimento non solo per l’Area Vasta ma per tutta la regione. E’ un vero e proprio polo della riabilitazione: offre risposte ad una varietà di bisogni. In questo senso rappresenta un modello: vorremmo che tutte le strutture riabilitative della Toscana accorpassero diversi ambiti d’intervento”. Parola di Marco Tagliaferri, della Direzione Diritti di cittadinanza della Regione Toscana.

Ed Enrico Desideri, Commissario dell’Area Vasta sud est ha aggiunto: “questo è stato il primo centro della nuova aggregazione e il suo sviluppo è stato decisamente positivo. Quando giunsi ad Arezzo, nel 2009, il Crt era in una situazione oggettivamente difficile nonostante la competenza di tutti gli operatori. C’è stato un progressivo cambio di clima e la volontà di vincere la battaglia ha dato i positivi risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti”.

E questi li ha riassunti il Direttore Sanitario del Crt, Mauro Mancuso: “tra il 2014 e il 2015 il numero dei pazienti è aumentato di oltre il 20%. E mentre la provenienza dalla provincia di Arezzo è stata sostanzialmente stabile, quella da Siena è fortemente aumentata e quella da Grosseto addirittura raddoppiata. I posti letto disponibili sono rimasti 23 ma abbiamo applicato con professionalità e rigore i criteri di appropriatezza e in questo modo abbiamo fatto diminuire la degenza media da 77,65 giorni a 60,03 giorni. Una flessione consistente: quasi 18 giorni. E la qualità dei servizi erogati è confermata anche dalla diminuzione della mortalità: meno 17,3%”. Un dato che Desideri ha giudicato particolarmente significativi. “Il Crt – ha continuato Mancuso – ha intensificato i rapporti con le università di Milano Bicocca, Padova, Siena e Roma Sapienza per la formazione dei loro studenti. Rapporti anche a livello internazionale: Madrid, Siviglia, Oxford. E questo nel segno della ricerca applicata alla nostra quotidiana attività”.

“Un’attività – ha sottolineato il Direttore generale, Antonio Boncompagni – finalizzata a curare al meglio gli assistiti e a metterli nelle condizioni di recuperare il massimo possibile di autonomia dopo il trauma che li ha segnati. E per far questo facciamo leva su quattro elementi: la competenza del personale, al tecnologia, la ricerca e l’organizzazione del lavoro abbinata alla logistica”. Ecco l’ampliamento degli spazi al quarto piano dell’ospedale del Valdarno a La Gruccia che sono stati inaugurati stamani ma che sono operativi già dagli ultimi giorni del 2015.

Il processo di crescita del Crt s’inserisce nella strategia della Regione Toscana, come ha evidenziato stamani la Vice Presidente del Consiglio, Lucia De Robertis: “la scelta delle Aree Vaste si sta confermando vincente e questo Centro ne è una conferma molto significativa. La ristrutturazione logistica completata e messa in atto alla Gruccia è la sottolineatura di come il paziente sia al centro di ogni decisione e di ogni progetto. Vogliamo creare eccellenze in ogni Area Vasta e il Crt e già una di esse”.