
Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS)
Presso la Clinica di Riabilitazione Toscana è possibile usufruire del trattamento mediante Stimolazione Magnetica Transcranica.
CHE COS’È?
La Stimolazione Magnetica Transcranica (Transcranial Magnetic Stimulation – TMS) è una tecnica di neuromodulazione non invasiva e indolore che permette di stimolare specifiche aree della corteccia cerebrale. Insieme alla Stimolazione Transcranica a Corrente Diretta (Transcranial Direct Current Stimulation – tDCS) rientra nelle tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva (Non Invasive Brain Stimulation – NIBS).
Negli ultimi trent’anni l’applicazione di queste tecniche con pazienti affetti da patologie neurologiche e psichiatriche è stata oggetto di numerosi studi sperimentali, che ne hanno dimostrato ampiamente l’efficacia, confermando il possibile utilizzo terapeutico nella pratica clinica.


COME AGISCE?
La TMS consente, attraverso una stimolazione relativamente focale del tessuto nervoso, di modificare l’eccitabilità dei neuroni sottostanti il sito di stimolazione e di indurre dei cambiamenti plastici nei network cerebrali coinvolti in determinati processi cognitivi e/o emotivo-comportamentali, al fine di favorirne il recupero e migliorarne il funzionamento.
Nello specifico, l’applicazione prevede l’utilizzo di campi magnetici transienti erogati sulla testa del paziente mediante una bobina stimolatrice (detta coil), che consente di modificare l’attività dei neuroni delle aree sottostanti allo stimolatore; gli impulsi possono essere applicati singolarmente o in serie, in questo caso di parla di TMS ripetitiva (rTMS).
Il funzionamento si basa sul principio di induzione elettromagnetica (Legge di Faraday): la corrente che passa all’interno della bobina, genera un campo magnetico che, a sua volta, induce, attraversando lo scalpo del paziente, in modo del tutto indolore, un’attività elettrica nella corteccia cerebrale sottostante, modulando l’attività dei neuroni. In base ai parametri di stimolazione utilizzati l’eccitabilità dei neuroni può essere ridotta (inibizione) o aumentata (facilitazione). L’obiettivo è quello di modulare l’attività cerebrale delle zone interessate, ristabilendo un adeguato equilibrio funzionale, al fine di trattare alcune patologie psichiatriche e neurologiche.
STORIA
Si tratta di una tecnica introdotta a metà degli anni ‘80 dal ricercatore Dr. Anthony Barker che, con il suo gruppo di lavoro, l’ha utilizzata per valutare il sistema motorio e studiare la funzione di diverse regioni cerebrali, suggerendone il possibile potenziale terapeutico (Barker et al., 1985). Circa 10 anni dopo, Greenberg e colleghi hanno indagato gli effetti in pazienti con disturbi d’ansia e disturbo ossessivo compulsivo (Greenberg et al., 1997; Rodriguez-Martin et al., 1996). Da allora, l’applicazione di questa tecnica si è diffusa sempre di più, sia con finalità di ricerca che clinico terapeutiche.
Bibliografia
Barker, A. T., Jalinous, R., & Freeston, I. L. (1985). Non-invasive magnetic stimulation of human motor cortex. The Lancet, 325(8437), 1106-1107.
https://www.bem.fi/library/1985-002.pdf
Greenberg, B. D., McCann, U. D., Benjamin, J., & Murphy, D. L. (1997). Repetitive TMS as a probe in anxiety disorders: theoretical considerations and case reports. CNS spectrums, 2(1), 47-52.
https://www.cambridge.org/core/journals/cns-spectrums/article/abs/repetitive-tms-as-a-probe-in-anxiety-disorders-theoretical-considerations-and-case-reports/760FD3760FB210A2894ECC5808C45759
Rodriguez‐Martin, J. L., Barbanoj, J. M., Perez, V., Sacristan, M., & Cochrane Common Mental Disorders Group. (1996). Transcranial magnetic stimulation for the treatment of obsessive‐compulsive disorder. Cochrane Database of Systematic Reviews, 2010(1).
https://www.cochranelibrary.com/cdsr/doi/10.1002/14651858.CD003387/abstract
OGGI – AMBITI DI APPLICAZIONE
Le più recenti linee guida internazionali (Lefaucheur et al., 2020) riportano risultati incoraggianti a favore di evidenze scientifiche di efficacia di livello A, B e C, per quanto riguarda l’applicazione della TMS nel trattamento di varie patologie in ambito psichiatrico e neurologico.
La TMS può essere considerata un trattamento alternativo efficace, non invasivo e indolore per molti pazienti che risultano non rispondere ad una terapia farmacologica o che risultano essere intolleranti agli effetti collaterali dei farmaci.
La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l’utilizzo della TMS per il trattamento della Depressione farmaco resistente nel 2008 e del Disturbo Ossessivo Compulsivo nel 2018.
Per tutte le altre patologie le tecniche di neuromodulazione vengono somministrate in qualità di trattamenti “off-label”, sulla base della letteratura scientifica attualmente presente.
Di seguito elencate le principali aree di intervento:
- Ambito neurologico
- Ictus (recupero motorio, afasia)
- Parkinson
- Alzheimer
- Sclerosi multipla
- Ambito psichiatrico
- Depressione
- Disturbo Ossessivo Compulsivo
- Dipendenze
COSA SIGNIFICA “OFF-LABEL”?
L’espressione “off-label”, o “fuori etichetta”, fa riferimento all’utilizzo di un farmaco o di un dispositivo medico al di fuori delle indicazioni autorizzate, contenute nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) o Foglio Illustrativo (FI), qualora il medico lo ritenga utile per la salute del paziente.
Prescrivere un trattamento “off-label” rappresenta un’importante opportunità terapeutica, consentendo al paziente di beneficiare di cure non ancora approvate ed inserite nelle Linee Guida, ma con documentata efficacia mediante dati scientifici.
La legislazione italiana approva la prescrizione “off-label” solo se fatta da un medico che, sotto sua diretta responsabilità, prescrive un trattamento diverso sulla base di evidenze scientifiche documentate, quando non esistono scelte terapeutiche migliori, previo ottenimento del consenso informato da parte del paziente.
Nello specifico, l’art. 3 DL n. 23/1998, convertito nella L. n. 94/1998 (c.d. legge Di Bella), prevede che il medico possa prescrivere un trattamento per un’indicazione, somministrazione o utilizzazione diversa da quella autorizzata, qualora ritenga, in base a dati documentabili, che il paziente non possa essere utilmente trattato con le tipologie d’intervento per le quali sia già approvata quella indicazione terapeutica o di somministrazione, e purché tale impiego sia noto e conforme a lavori apparsi su pubblicazioni scientifiche accreditate in campo internazionale.
CHI PUÒ USUFRUIRE DEL TRATTAMENTO MEDIANTE TMS?
Chiunque presenti una patologia neurologica o psichiatrica che possa beneficiare del trattamento con TMS e che, in seguito a specifica valutazione da parte del medico di riferimento (Neurologo o Psichiatra), non presenti controindicazioni a sottoporsi al trattamento, come ad esempio la presenza di storia di epilessia, di device elettronici (come pacemaker, stimolatori…) o inserti metallici nella teca cranica o in altre parti del corpo…. Ogni caso richiede un’approfondita valutazione individualizzata.
IN COSA CONSISTE IL TRATTAMENTO?
Il trattamento mediante TMS prevede la presa in carico del paziente da parte di un’equipe costituita da un medico (Neurologo o Psichiatria) e da uno psicologo e/o tecnico neurofisiopatologo, con specifica formazione, e comprende lo svolgimento delle seguenti fasi:
- Valutazione preliminare del paziente, comprensiva dello stato di salute (incluse condizioni psichiatriche, mediche, chirurgiche e neurologiche attuali e passate), ai fini della definizione di idoneità al trattamento
- Individuazione e condivisione del protocollo di trattamento
- Ciclo di sedute di stimolazione.
Ogni protocollo di stimolazione è caratterizzato da specifici parametri che includono il sito di stimolazione, la frequenza, il numero di impulsi e l’intervallo temporale tra una serie di impulsi e l’altra, oltre al numero delle sedute di stimolazione, la frequenza e la durata. Il protocollo viene selezionato sulla base di evidenze scientifiche documentate, per lo specifico disturbo presentato dal paziente.
RIFERIMENTI SCIENTIFICI
Di seguito i riferimenti scientifici utilizzati per la scelta dei protocolli di stimolazione, suddivisi per patologia:
Linee Guida Internazionali sull’utilizzo terapeutico della TMS
Lefaucheur, J. P., Aleman, A., Baeken, C., Benninger, D. H., Brunelin, J., Di Lazzaro, V., … & Ziemann, U. (2020). Evidence-based guidelines on the therapeutic use of repetitive transcranial magnetic stimulation (rTMS): An update (2014–2018). Clinical neurophysiology, 131(2), 474-528.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31901449/
- Ambito psichiatrico
- Depressione
- George, M. S., Lisanby, S. H., Avery, D., McDonald, W. M., Durkalski, V., Pavlicova, M., … & Sackeim, H. A. (2010). Daily left prefrontal transcranial magnetic stimulation therapy for major depressive disorder: a sham-controlled randomized trial. Archives of general psychiatry, 67(5), 507-516.
https://jamanetwork.com/journals/jamapsychiatry/article-abstract/210744 - O’Reardon, J. P., Solvason, H. B., Janicak, P. G., Sampson, S., Isenberg, K. E., Nahas, Z., … & Sackeim, H. A. (2007). Efficacy and safety of transcranial magnetic stimulation in the acute treatment of major depression: a multisite randomized controlled trial. Biological psychiatry, 62(11), 1208-1216. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0006322307001461
- Lisanby, S. H., Husain, M. M., Rosenquist, P. B., Maixner, D., Gutierrez, R., Krystal, A., … & George, M. S. (2009). Daily left prefrontal repetitive transcranial magnetic stimulation in the acute treatment of major depression: clinical predictors of outcome in a multisite, randomized controlled clinical trial. Neuropsychopharmacology, 34(2), 522-534.
https://www.nature.com/articles/npp2008118 - Clarke, E., Clarke, P., Gill, S., Paterson, T., Hahn, L., & Galletly, C. (2019). Efficacy of repetitive transcranial magnetic stimulation in the treatment of depression with comorbid anxiety disorders. Journal of affective disorders, 252, 435-439.
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0165032719304860
- George, M. S., Lisanby, S. H., Avery, D., McDonald, W. M., Durkalski, V., Pavlicova, M., … & Sackeim, H. A. (2010). Daily left prefrontal transcranial magnetic stimulation therapy for major depressive disorder: a sham-controlled randomized trial. Archives of general psychiatry, 67(5), 507-516.
- Disturbo ossessivo compulsivo
- Hawken, E. R., Dilkov, D., Kaludiev, E., Simek, S., Zhang, F., & Milev, R. (2016). Transcranial magnetic stimulation of the supplementary motor area in the treatment of obsessive-compulsive disorder: a multi-site study. International journal of molecular sciences, 17(3), 420.
https://www.mdpi.com/1422-0067/17/3/420
- Hawken, E. R., Dilkov, D., Kaludiev, E., Simek, S., Zhang, F., & Milev, R. (2016). Transcranial magnetic stimulation of the supplementary motor area in the treatment of obsessive-compulsive disorder: a multi-site study. International journal of molecular sciences, 17(3), 420.
- Dipendenze
- Madeo, G., Terraneo, A., Cardullo, S., Gómez Pérez, L. J., Cellini, N., Sarlo, M., … & Gallimberti, L. (2020). Long-term outcome of repetitive transcranial magnetic stimulation in a large cohort of patients with cocaine-use disorder: an observational study. Frontiers in psychiatry, 11, 158.
https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyt.2020.00158/full
- Madeo, G., Terraneo, A., Cardullo, S., Gómez Pérez, L. J., Cellini, N., Sarlo, M., … & Gallimberti, L. (2020). Long-term outcome of repetitive transcranial magnetic stimulation in a large cohort of patients with cocaine-use disorder: an observational study. Frontiers in psychiatry, 11, 158.
- Depressione
- Ambito neurologico
- Alzheimer
- Koch, G., Bonnì, S., Pellicciari, M. C., Casula, E. P., Mancini, M., Esposito, R., … & Bozzali, M. (2018). Transcranial magnetic stimulation of the precuneus enhances memory and neural activity in prodromal Alzheimer’s disease. Neuroimage, 169, 302-311.
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1053811917310728
- Koch, G., Bonnì, S., Pellicciari, M. C., Casula, E. P., Mancini, M., Esposito, R., … & Bozzali, M. (2018). Transcranial magnetic stimulation of the precuneus enhances memory and neural activity in prodromal Alzheimer’s disease. Neuroimage, 169, 302-311.
- Parkinson
- Sclerosi Multipla
- Alzheimer

Accettazione e Informazioni
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Referente
Dott. Franco Paolucci
Email urp@crtspa.it